“Grazie ACD”: la bella lettera della famiglia Moresino

lettere ad acd

Per nostra natura e nel rispetto dei valori della nostra istituzione, solitamente scegliamo di condividere solo internamente i ringraziamenti che ci giungono dagli utenti o dalle loro famiglie. Questo perché spesso (ma non sempre) ciò avviene purtroppo in circostanze tristi, come la perdita del proprio caro.

Tuttavia, accade di frequente che alcune parole tocchino con profondità le nostre emozioni più intime, coinvolgendoci fortemente come essere umani e come professionisti; quando succede, diventa forte il desiderio di condividere. Una scelta che viene fatta soprattutto quando, dal testo, emerge con forza il valore e i valori che vogliano quotidianamente trasmettere nel nostro lavoro e che spesso, noi per primi, facciamo fatica a tradurre in parole.

Pubblicare una lettera come questa della famiglia Moresino, non è una scelta facile. Quando ciò avviene, è sempre nel rispetto delle famiglie, a cui chiediamo sempre e comunque l’autorizzazione (eventualmente anche in forma anonima o semi-anonima).

Di seguito, pertanto, ecco la testimonianza della famiglia Moresino, che ringraziamo di cuore per averci dedicato queste stupende parole e per avere acconsentito alla pubblicazione.

La lettera della famiglia Moresino

A tutti gli operatori (assistenti di cura, OSS e infermieri)

che si sono occupati di VITTORINO MORESINO

 

Carissime e carissimi tutti!

Di solito si inizia una lettera con la parola "carissimo" quando si scrive ad un amico o a un conoscente con il quale si ha una grande confidenza; permetteteci, però, di cominciare il nostro scritto con questo aggettivo perché per noi siete stati e siete tutti preziosi.

Lo scetticismo iniziale della mamma che non vedeva di buon occhio il condividere i suoi spazi con delle persone estranee si è trasformato ben presto in un'accoglienza cordiale perché con il vostro atteggiamento di grande professionalità avete trovato il modo, non solo di farvi accettare, ma anzi di far parte della nostra quotidianità.

Senza il vostro aiuto, il nostro caro marito e papà non avrebbe potuto restare a casa: a malincuore avremmo dovuto portarlo in una struttura adeguata per il suo fisico, ma sicuramente non ideale per il suo stato d’animo.

Non vogliamo nemmeno immaginare la sofferenza morale che avrebbe vissuto in una casa anziani che, a causa della pandemia, impediva alle persone a lui care di condividere la sua vita!

E quindi... grazie, grazie di cuore per averci permesso di stargli vicino. Anche lui vi era molto grato per il vostro servizio!

Nel limite delle sue forze, cercava di collaborare nelle mansioni quotidiane, con voi chiacchierava e sovente cantava.

A qualcuno di voi ha dedicato una canzone, a volte vi ha fatto ridere con le sue battute spontanee.

Sempre vi ha accolto con il sorriso e, seppur non ricordava i vostri nomi, spesso durante la giornata parlava di voi con sentimenti di riconoscenza e di affetto.

Ora che fisicamente ci ha lasciato, siamo sicure che un pezzetto di lui è presente anche nel vostro cuore.

Ciascuno di noi vive il distacco e la visione dell'aldilà in maniera personale e del tutto rispettabilissima.

Permetteteci però di esprimervi la nostra: ora per noi il nostro marito e papà è un angelo speciale e siamo sicure che da Lassù avrà un sorriso gioioso e riconoscente verso i suoi "angeli custodi" della terra (tra cui ci siete pure tutti voi) che gli hanno permesso di vivere serenamente anche l'ultimo tratto della sua strada.

 

A nome suo e nostro vi giunga il GRAZIE più bello!

Con infinita riconoscenza la moglie      

le figlie                                             

e tutti i suoi cari.