L'attività fisica... fa bene alla salute

conferenza

Per poter stimolare una  riflessione, il Dr. Claudio Cereghetti ha esordito presentando una importante base epidemiologica. Due milioni e duecentomila cittadini svizzeri, ovvero circa un terzo della popolazione totale, soffrono di una malattia non trasmissibile (cancro, diabete, malattie cardio-respiratorie, malattie muscolo scheletriche). La letteratura stima che 29000 decessi annui siano legati alla sedentarietà, si tratta del quarto fattore di mortalità e del 6 % di tutti i decessi annui. Infine, si stima che chi non svolge del movimento ha un fattore di rischio di mortalità di 20/30 % superiore a chi non svolge attività fisica.

Nella seconda parte dell’intervento, il nostro ospite ha esplicitato la relazione tra movimento e fisio-patologia.  Svolgere dello sport permette di aumentare il flusso ematico nei tessuti con risultati importanti per la salute, ad esempio aumentando la capacità respiratoria o migliorando la densità ossea. Una particolare attenzione è stata data agli effetti benefici del movimento sulla malattia del diabete. In effetti, per pazienti diabetici di tipo 1 (pazienti senza produzione di insulina) il movimento permette maggior tolleranza al glucosio che a sua volta induce un minor bisogno di insulina. Per i pazienti di tipo 2, il movimento permette maggiore sensibilità tissutale all’insulina e  quindi di diminuire il bisogno i farmaci compensativi.

Gli accorgimenti nella vita quotidiana possono essere abbastanza semplici e molto efficaci, il dr. Cereghetti porta ad esempio il riposo pomeridiano. Studi scientifici dimostrano che prima del riposo dopo il pasto, sarebbe auspicabile una piccola passeggiata di 15/20 minuti; in parole più semplici questa passeggiata dopo il pasto stimola l’apparato endocrino a generare ormoni benefici che continueranno a “lavorare“ anche durante il riposo evitando così la degradazione dei grassi da deposito che si innesca invece con il “riposino” immediatamente a seguito del pasto.

Il nostro oratore insiste sul fatto che la curva di beneficio del movimento è di tipo logaritmico. A piccole quantità di movimento ad intensità media (non necessariamente correlate ad attività sportiva ma che possono coincidere con il fare le scale, ballare, una passeggiata nel parco, ecc.) corrispondono grandi benefici per la salute. Infine, con auto-critica costruttiva, il dr. Cereghetti menziona come i medici siano molto orientati alla prescrizione del medicamento e della terapia e come lo siano ancora poco propensi a prescrivere il movimento nonostante siano oramai accertati e importanti i benefici sulla salute. È, secondo lui, determinante che anche la classe medica inserisca questa opportunità nel proprio ventaglio di prescrizioni.