La valutazione RAI per capire la nostra utenza

generica ACD

 

La valutazione RAI è uno strumento sanitario avanzato i cui dati aggregati ci permettono di delineare un quadro d’insieme su molti aspetti dell’utenza del territorio.

Sono da poco stati pubblicati i dati riferiti agli scorsi 2 anni (2018-2020) di valutazioni InterRAI, che ci offrono un quadro fedele della popolazione seguita e numerosi spunti di riflessione. Nell’articolo alcuni grafici sui motivi della valutazione, con chi vivono gli utenti e la loro frequenza di ospedalizzazione degli ultimi 90 giorni.

Per poter accedere al rimborso delle prestazioni da parte delle assicurazioni sulla malattia, l’apposita Legge Federale chiede al Servizio di elaborare delle valutazioni multidimensionali dei bisogni dell’utente, che avvengono attraverso uno strumento denominato InterRAI (International Resident Assessment Instrument HC, versione Home Care – Cure a Domicilio).

L’aggregazione dei valori di tutte le valutazioni effettuate ci consente di elaborare dei dati che, pur non rappresentando un campione statistico vero e proprio, offrono uno specchio abbastanza fedele sullo stato di salute e benessere sociale della nostra popolazione. Di seguito, proponiamo 3 grafici, elaborati dai nostri responsabili, riferiti al periodo agosto 2018-agosto 2020.

Motivi della valutazione RAI (ragione della valutazione)

Come si vede dal grafico, nella maggior parte dei casi, è una rivalutazione periodica, con lo scopo di verificare, aggiornare e garantire la correttezza del piano di cura in atto. Seguono le valutazioni RAI iniziali, ovvero la prima valutazione di un nuovo utente e infine, una piccola percentuale, indica la rivalutazione RAI necessaria a causa di un cambiamento importante dello stato di salute.

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Motivi della valutazione RAI

 

Con chi vivono gli utenti

È un’informazione che contribuisce a capire il contesto in cui vive l’utente, ad identificarne le risorse (ad esempio la presenza di eventuali care-giver) e a comprenderne eventuali fragilità. Nel 54.2% dei casi l’utente vive da solo: questo comporta un adattamento del piano degli interventi e una maggior attenzione alla sicurezza della presa a carico.

con chi vive utente ACD
Con chi vivono gli utenti ACD

 

Con che frequenza gli utenti sono stati ospedalizzati negli ultimi 90 giorni

È un dato che permette di comprendere la stabilità clinica dell’utente e di stabilire il tipo di assistenza più idoneo. L’utenza seguita è un’utenza prevalentemente anziana e con patologie croniche; le attività di educazione sanitaria di supervisione e di collaborazione nella rete con gli altri professionisti della salute hanno lo scopo di evitare ospedalizzazioni incongrue.

Approfondiremo più avanti e con ulteriori dati questo studio, che riteniamo di importanza primaria nel contesto del nostro territorio.

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Ospedalizzazioni utenti ACD