Conferenza Dr. Quadri, medico geriatra

conferenza dr. Quadri

Si è tenuta il 1° settembre 2022 presso il Centro del Movimento Momovi di Chiasso, la conferenza del Dr. Pierluigi Quadri, geriatra e medico consulente dell’Ente Ospedaliero Cantonale.
Il nostro ospite ha messo in evidenza alcuni essenziali elementi rispetto al movimento, alla salute ed alla prevenzione degli incidenti.
Nell’immaginario collettivo stereotipato, il mantenersi in forma è idealizzato dal centro fitness, dalla palestra e da una importante quantità di sforzo fisico per raggiungere l’obbiettivo. Sulla base di studi scientifici sulla materia, il Dr. Quadri sottolinea che il movimento è intrinseco all’attività quotidiana (il fare le scale, passeggiare con il cane, stirare, ecc.). Il grande pericolo è l’assenza di qualsiasi forma di sforzo, ovvero la sedentarietà. Già solo piccoli sforzi nelle attività quotidiane hanno effetti positivi sull’indicatore di speranza di vita con o senza disabilità. Il “poco è meglio che niente” ed un atteggiamento pro-attivo sono degli assunti basici ma fondamentali.

Le neuro-scienze di oggi hanno inoltre evidenziato che, oltre agli evidenti effetti benefici del movimento sulla malattie cardiovascolari e l’apparato muscolo-scheletrico, il movimento ha ricadute positive sull’equilibrio, sul piano cognitivo. Le funzioni fronto-esecutive del lobo frontale anteriore vengono stimolate con conseguenti effetti benefici sulla capacità di attenzione dell’individuo, sulle sue funzioni astrattive (la capacità di anticipare dei pericoli) e di pianificazione dei movimenti.
Non da ultimo, il movimento impatta in modo concreto sulle condizioni soggettive e psichiche della persona. Il Dr. Quadri ricorda che un terzo degli anziani sopra i sessantacinque anni è caduto almeno una volta, il 5 % delle cadute ha provocato una frattura. Generalmente poco si parla delle conseguenze psichiche della caduta. Essa provoca paura di uscire di casa con la spirale di fragilizzazione sociale, depressiva, con effetti pesantemente avversi sulla capacità di resilienza, di autonomia e la possibilità di mantenersi al proprio domicilio dell’anziano. Per contro, lo svolgere movimento stimola il sistema nevoso centrale alla creazione di ormoni e sostanze chimiche con effetti positivi sul tono dell’umore. Senza contare che lo sport può permettere la socializzazione con altre persone.

Infine, il nostro ospite sottolinea che lo svolgere movimento non debba essere limitato a priori dal fatto di essere già affetti da una malattia di Alzheimer o da una disabilità. Svolgere un po’ di moto ha benefici anche in presenza di malattia. La danza o le arti marziali sono opzioni sempre possibili.

Da ultimo è proposta la lettera del libro di Silvio Garattini dal titolo “Invecchiare bene - La guida pratica per vivere a lungo, felici e in salute” edito da LSWR.

Dr. Pierluigi Quadri geriatra – Mauro Tettamanti epidemiologo/ricercatore
Articolo: Brian Frischknecht